Da ottobre in poi, i frantoi italiani sono impegnati nella produzione di olio novello d’oliva, prodotto unico al mondo. Ma cos’è di preciso quello che chiamiamo olio novello?
Olio novello – olio non filtrato, non decantato e appena franto
L’olio novello non è altro che l’olio fresco di spremitura, appena estratto non filtrato ne decantato. La raccolta delle olive avviene tra la metà di ottobre fino alla fine di novembre. Dopo la raccolta, queste dovranno essere spremute a freddo entro le 5 ore. Per conservare il profumo e sapore vivace ed intenso dell’’olio appena franto dal colore verde intenso, è preferibile procedere subito all’ imbottigliamento. In particolare, il suo sapore è talmente deciso, rustico intenso e talmente forte che si sente un pizzicore in gola, tale da far pensare a qualcuno che sia un difetto di acidità. In realtà questo pizzicore non è altro che un grande pregio dell’olio extravergine di oliva italiano nuovo. Tuttavia, con il passare del tempo, possiamo notare delle microparticelle di oliva che tendono a depositarsi sul fondo della bottiglia o della latta. La presenza di queste impurità, non è sinonimo di cattiva qualità del prodotto, anzi queste microparticelle hanno un alto valore nutrizionale. Infatti, rispetto al comune olio extravergine d’oliva, l‘olio novello si caratterizza per una presenza di polifenoli decisamente più significativa.
Olio appena franto : quando consumarlo ?
L’olio nuovo/novello, è ideale per soddisfare gli amanti di un olio extravergine dal gusto deciso ed inteso. L’olio appena franto, è un prodotto da consumare nel breve periodo, e cioè entro due mesi se non si procede alla sua decantazione. Infatti, se l’olio d’oliva non viene decantato, le microparticelle che si depositeranno sul fondo della bottiglia o latta creeranno la “ cd morchia”. Questo sedimento composto da residui vegetali, potrebbe alterare il gusto e la qualità dell’olio extravergine d’oliva. In particolare, come già evidenziato, la presenza di queste microparticelle vegetali aumenta la quantità di polifenoli, ma al tempo stesso aumenta anche la disponibilità di “enzimi” in grado di innescare processi di ossidazione dei grassi, tali da generare dei difetti organolettici (avvinato/acetico, riscaldo, morchia, ecc.). Dunque se non viene subito consumato è preferibile procedere alla decantazione dell’olio, al fine di conservare il sapore e tutte le proprietà organolettiche che lo caratterizzano.
Olio nuovo – come gustarlo?
La bruschetta con l’olio novello, aglio e origano rappresenta un classico della cucina autunnale. In realtà, l’olio novello si può abbinare a vari piatti autunnali per esaltarne il gusto, come ad esempio la zuppa di legumi, la vellutata di zucca o su ortaggi lessi come il broccolo.
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Le bruschette fatte in casa, sono un antipasto veloce, facile, gustoso, povero e tipico della cucina contadina.
Ingredienti per 4 persone
4 fette di pane a lievitazione naturale
50 g di aglio o rosmarino
olio nuovo
uno spicchio d’aglio
un pò di sale e pepe
Accendete il grill del forno e fate abbrustolire il pane. Tirate fuori le fette e passateci sopra l’aglio, aggiungete un pò di sale, dell’origano o rosmarimo e generoso olio novello.
I vostri ospiti gradiranno, vi assicuro!
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