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Noi

Settemisure nasce dalla voglia di restituire dignità alla terra. La nostra avventura inizia nel 2015, quando una forte alluvione si è resa protagonista della devastazione inflitta alla provincia di Benevento. Da quel momento ha iniziato a farsi strada l’idea di rigenerare i terreni abbandonati a seguito del disastro e trasformarli in una realtà produttiva sana e all’avanguardia. Alberto, Francesca e Mariarosaria. Molto più di tre soci in affari, condividiamo una visione ben precisa che mira al rispetto dell’ambiente e alla produzione di prodotti di estrema qualità.

Dove siamo

Ci troviamo nel cuore del Parco regionale del Taburno – Camposauro, un’area protetta e incontaminata dove i nostri olivi e i nostri vigneti si accompagnano a chiese, ville romane e reperti archeologici di epoca sannita.

La nostra missione

Studiamo nel dettaglio gli olivi presenti nelle nostre tenute e da questi ricaviamo tre tipi oli extravergine fatti con varietà autoctone del Sannio. L’obiettivo è quello di tirar fuori sempre il miglior prodotto possibile, frutto di una coltivazione sana e di tecniche di estrazione all’avanguardia in grado di preservare la qualità e il gusto, punti di partenza e punti di arrivo della nostra missione. Ci impegniamo anche nella produzione di uva da vino, in particolare produciamo Falanghina, Aglianico, Sangiovese, Piedirosso, Sciascinoso e Coda di Volpe.

La tradizione

La tradizione rappresenta la trama della storia, una presenza che aleggia costantemente in ogni cosa che facciamo, esprimendosi al massimo nella conduzione delle nostre tenute. Usiamo tecniche di coltivazione che prevedono l’uso di concimi naturali organici e incentiviamo la biodiversità necessaria a disinnescare l’erosione dei terreni. In questo modo possiamo garantire l’esclusione di qualsiasi sostanza nociva e promuovere l’accumulo di componenti minori che andranno ad esaltare la qualità dei prodotti. Inoltre, usare tecniche di estrazione all’avanguardia non significa svincolarsi dalle tradizioni, bensì rappresenta la nostra ambizione di crearne di nuove restituendo all’olio extravergine d’oliva italiano l’attenzione che merita.

Estrazione a freddo

Arrivate al frantoio a poche ore dalla raccolta, le nostre olive vengono pesate, defogliate e lavate. Poi vengono stoccate in appositi contenitori e successivamente messe nel ciclo di produzione che avviene ad una temperatura inferiore a 27 gradi, soglia massima consentita per poter parlare di estrazione a freddo. Questo tipo di processo è fondamentale per assicurare che i profili organolettici del prodotto non risultino alterati.

Il territorio

La valorizzazione del territorio è altresì una prerogativa. Non si parla solo del lavoro necessario a fare delle nostre tenute un luogo quasi sacro, ma anche dello slancio che i prodotti di eccellenza danno al Paese intero. Sempre più spesso si parla di spopolamento di paesi e di aree rurali: nei paesi si cresce ormai in attesa di una partenza, restare sembra quasi un fallimento. È proprio in questa prospettiva che è importante creare opportunità e rilancio per zone la cui antica bellezza talvolta cede il passo a nuovi abbandoni. Il sud Italia non è un outlet della ruralità, ma un sogno bellissimo.

Rispettare noi stessi

Bandire agenti chimici e processi di trasformazione industriali è una strada difficile ma che persegue obiettivi dal valore inestimabile: rispettare l’ambiente e rispettare noi stessi. Cibo è ricchezza, condivisione e cultura, elementi importanti per indagare la felicità.

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